Qui si concretizza il dialogo. Qui si ritrova la nostra comunità politica e umana

Quando si decide di inaugurare una nuova stagione della propria vita è perché ci si è resi conto che è arrivato il momento giusto per una ripartenza. Si decide di aprire una nuova fase, coscienti sia dei passi falsi sia delle scelte vincenti, forti delle esperienze passate e circondati dai propri affetti profondi, dai rapporti umani consolidati.

Nel nostro caso decidiamo di impegnarci in questo nuovo progetto editoriale, politico e culturale non solo perché pensiamo sia giusto ma perché in qualche modo lo riteniamo necessario. Lo facciamo con lo sguardo volto al futuro profondo ma nel segno di una storia politica che ci ha ispirati, ci rappresenta, ci identifica e ci guiderà.

Diamo vita ad un aperiodico repubblicano, indipendentista e indipendente. Lo facciamo in collaborazione con la comunità umana e politica dell'indipendentismo moderno, attingendo alla storia e valorizzando l'azione dei partiti e dei movimenti.

Le pagine del blog non svolgono il ruolo dell'organo di partito ma danno spazio al confronto tra varie anime dell'indipendentismo.

I simbolismi che abbiamo scelto nel logo della nostra iniziativa parlano per noi, restituendo in modo semplice ma diretto quali sono i nostri riferimenti e il taglio del nostro approccio alla vita politica della nazione sarda e del mondo.

Helis è parte del grido di battaglia dell’esercito sardo del periodo giudicale. Per secoli ha risuonato nei momenti cruciali della nostra storia nazionale, quando decine di migliaia di sardi hanno difeso fino all’ultimo sacrificio la libertà e l’indipendenza della propria terra.

La bandiera verde riprende il colore del simbolo nazionale sardo per eccellenza, l’Albero deradicato, che ha unito i sardi in nome dell’indipendenza nazionale e della giustizia sociale ben oltre Sa Batalla, ben oltre s’Ocidroxu del 1409.

Il carattere utilizzato è quello di Egin, lo storico quotidiano bilingue basco, punto di riferimento della sinistra indipendentista, fondato nel 1977 e chiuso ingiustamente dalla magistratura spagnola nel 1998 assieme alla sua radio Egin Irratia.

La costellazione dell’Orsa Minore ricorda l’aratro stellato della bandiera An Camchéachta - the Starry Plough - scelta nel 1914 da una delle prime organizzazioni repubblicane, sindacali e socialiste irlandesi, l’Irish Citizen Army, e poi ripresa da varie altre organizzazioni fino ai nostri giorni.

La Stella Polare è simbolo della strada maestra dell’indipendentismo repubblicano, dell’impegno coerente verso la libertà, della necessità di mantenere la bussola di un indipendentismo democratico, nonviolento, progressista, ecologista, libertario e internazionalista, della purezza morale dei nostri intenti e delle nostre azioni.

Sotto questo impianto simbolico diamo voce ai repubblicani sardi che da decenni, tra alti e bassi, incarnano con fierezza la causa indipendentista sul territorio attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla nonviolenza, intesa non come remissività ma piuttosto come metodo di lotta condivisa verso il comune obiettivo dell’affermazione dei diritti nazionali, sociali e civili del popolo sardo.

Ripartiamo dalla necessità di riprendere il filo della battaglia politica e culturale per la libertà nazionale, sociale e culturale delle sarde e dei sardi, una libertà vissuta come impegno di autocoscienza personale e di coscienza nazionale collettiva.

f.pala@helis.blog