Andrea Riccio: “Come nelle istituzioni di ogni nazione democratica nella Corona de Logu si confrontano anime e sensibilità diverse”

Ativista de su TzdA de ProgReS - Aristanis Cunsigeri comunali de Aristanis

La Corona de Logu, come istituzione costituita da eletti di vari partiti e movimenti indipendentisti, ha promosso negli ultimi mesi vari corsi di formazione dedicati agli amministratori che ne fanno parte e più in generale è uno spazio di coordinamento che offre l’opportunità di una crescita politica collettiva degli eletti. Quanto è importante per un eletto indipendentista conoscere le dinamiche amministrative delle istituzioni locali ed essere più cosciente del proprio ruolo di indipendentista sul territorio? Può questa attività formativa aiutare a migliorare la percezione pubblica dell’iniziativa politica indipendentista?

Ciò che rende la Corona de Logu uno spazio condiviso di alto livello politico è che il filo conduttore dell’indipendentismo rende possibile l’incontro, la riflessione e la discussione tra amministratori eletti nelle fila di diversi partiti e movimenti.

Ognuno ha la sua sensibilità, c’è la destra e la sinistra, come avviene nelle istituzioni di qualsiasi nazione democratica. E’ bene che anche in Sardegna esista un’assemblea di questo tipo nella quale si confrontano anche anime ideologicamente totalmente contrapposte.

C’è sinergia, le anime si parlano, si ascoltano all’interno di una dinamica che non è quella che si vive in un partito o in un movimento: nella Corona de Logu, la nostra assemblea comune, tutti noi eletti locali troviamo un luogo di incontro, di crescita attraverso gli strumenti della condivisione degli obiettivi e della formazione. Così come i giovani anche gli adulti hanno bisogno di formazione sia amministrativa che politica: le mozioni, le delibere, gli aspetti più tecnici del funzionamento della macchina burocratica, la politica, l’indipendentismo, troppo spesso oggetto di fraintendimenti, pregiudizi e falsi miti.

La Corona de Logu offre questo importantissimo servizio a tutti gli eletti indipendentisti e quindi alla Sardegna stessa. Ne giovano i singoli eletti ma ne giova anche l’amministrazione territoriale perché le buone pratiche possono essere replicate in ogni realtà locale.

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