Basi militari: diritto alla conoscenza, diritto alla scelta

DIRITTO ALLA CONOSCENZA, DIRITTO ALLA SCELTA

Uno dei concetti più importanti prodotti dalla cultura politica italiana è il celeberrimo “conoscere per deliberare” di einaudiana memoria. Noi sposiamo questa idea e proponiamo di trasformarla in prassi: proponiamo semplicemente che il popolo sardo – e il popolo còrso – siano messi in condizione di conoscere la reale situazione economica delle basi militari in termini di costi, di quantificazione del mancato sviluppo, di danni all’ambiente e alla salute nonché di ricavi derivanti dall’affitto dei poligoni ad eserciti di tutto il mondo per decine di migliaia di euro all’ora.

Dinamica che, tra l’altro, fa della nostra nazione un laboratorio per la sperimentazione di tecniche e tecnologie utili alla realizzazione di guerre in tutto il globo, coinvolgendoci forzosamente in una logica e in una politica internazionale che mai come popolo abbiamo scelto di appoggiare o di esserne complici.

Fermo restando che per noi indipendentisti la soluzione auspicabile a lungo periodo è quella di un totale smantellamento di tutte le installazioni militari italiane, siamo già praticamente certi che, a conti fatti, il grande debitore risulterà essere lo Stato italiano così come appare già scontato che sarà la Sardegna ad avere un enorme guadagno in termini economici, sociali ed ambientali dalla graduale riduzione dell’attività militare italiana nella prospettiva più generale di un totale smantellamento di tutte le installazioni militari italiane e NATO.

iRS, ProgReS, Torra

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