Il futuro del settore cinema in Sardegna è in pericolo

Pubblichiamo il comunicato dei lavoratori del settore cinema che nella giornata di venerdì 22 dicembre 2023, tra le ore 10 e le ore 14 si danno appuntamento a Cagliari presso l’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport in Viale Trieste 186.

Dopo anni in cui l’applicazione della L.R. 15/2006 (la cosiddetta “legge cinema”) ha permesso lo sviluppo del settore cinematografico in Sardegna, con la conseguente formazione di centinaia di operatori tra autori e autrici riconosciuti nel panorama italiano e internazionale, produttori, professionisti, maestranze e capi-reparto di indiscutibile livello, ci troviamo nuovamente in una situazione di impasse.

Dal 2021, infatti, a fronte di un regolare stanziamento finanziario, l’Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna ha stabilito per i bandi produzione la prassi dello scorrimento delle graduatorie delle annualità precedenti, senza procedere ad avviare nuove procedure selettive ed individuare nuovi progetti.

Mentre l’assessore Andrea Biancareddu dichiara che “il cinema sardo continua a crescere e a distinguersi per originalità e per talenti creativi le cui poetiche raccontano una terra antica ma contemporanea”, i suoi uffici non sono in grado di far funzionare correttamente la legge cinema.

La mancata pubblicazione da parte dell’Assessorato nel 2023, dei bandi per lo sviluppo sceneggiature, produzione di cortometraggi e di lungometraggi, ai sensi degli artt. 5, 6 e 7 della L.R 15/2006, mette in pericolo il futuro della filiera e l’imporsi di procedure per il sostegno al cinema fuori dal quadro legislativo vigente e carenti di trasparenza, come riscontrato di recente.

È di pochi giorni fa infatti la notizia che, in seguito all’approvazione da parte della maggioranza in Consiglio Regionale dell’emendamento 568 al D.L. n. 396/A, la casa di produzione romana Gika Productions s.r.l. si è vista attribuire, UN MILIONE di euro di finanziamento pubblico senza passare per alcun bando e senza alcuno degli obblighi di ricaduta sul territorio previsti dalla legge.

Senza un’inversione di rotta immediata, il settore rischia di paralizzarsi.

A questo proposito, i lavoratori della filiera cinematografica sarda chiedono la pubblicazione di tutti i bandi relativi alla legge cinema per l’anno 2024 entro la fine della legislatura, con l’incremento delle risorse non spese nell’anno 2023, e una programmazione triennale della pubblicazione delle prossime procedure selettive, per permettere agli operatori una pianificazione seria e rigorosa del proprio lavoro.

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