Soru: investire su capitale umano, lavoro, transizione ecologica e sanità

Renato Soru a Sassari: «Investire sul capitale umano». A Carbonia: 
«Facciamo il piano straordinario dell’istruzione di tutto il Sulcis»

Il candidato Presidente è intervenuto ieri a Sassari sull’emergenza 
sanitaria in Sardegna e stasera a Carbonia durante l’incontro “Patto per 
il lavoro e la transizione energetica”.

Sulla sanità: «Bisogna rimettere al centro il capitale umano, quindi 
fare un investimento straordinario nell’assumere nuovo personale, 
stabilizzando anche le persone che lavorano in condizioni precarie. 
Occorre anche far lavorare i medici specializzandi il prima possibile e 
dobbiamo avere la capacità di attrarre medici da fuori. Non è possibile 
che il personale sanitario sia pagato così poco, bisogna dare un salario 
adeguato, competitivo». Sull’Azienda Ospedaliera Universitaria: «Sono 
fortemente in disaccordo all’idea di un possibile spostamento dell’AOU 
verso il Mater Olbia. Se dovesse nascere un policlinico universitario 
olbiese, Sassari perderebbe anche la facoltà di Medicina. Se sarò io a 
governare la Regione Sardegna, farò tutto ciò che sarà possibile per 
incentivare lo sviluppo di questi studi. Sono contrario al numero chiuso 
ed è fondamentale che i nuovi medici siano messi da subito nelle 
condizioni di lavorare e di prestare il supporto alla comunità. Occorre 
valorizzare queste professioni, così come quelle infermieristiche che 
rappresentano una parte fondamentale per la crescita e lo sviluppo di 
ogni comunità».

Sul lavoro e la transizione energetica: «Nella Sardegna del Nord ci 
immaginiamo un’economia verde, dove l’idrogeno, l’economia circolare e i 
poli nautici possono rappresentare un’efficace opportunità di lavoro e 
occasione di sviluppo. Nel Sulcis la transizione energetica è stata 
accompagnata dal Fondo per la transizione giusta. Questa transizione 
energetica non la possiamo lasciar fare né a Palazzo Chigi, visto che 
sta accentrando i fondi, né in via Trento e tantomeno a Villa Devoto, 
perché bisogna coinvolgere in primis i lavoratori e fare un percorso 
comune con tutte le parti sociali. Non c’è molto tempo, le risorse vanno 
spese. Tra le cose che si possono fare, sfruttare l’intelligenza 
artificiale generativa che ridurrà gli orari di lavoro, favorendo la 
produttività. Quindi lo dico: è certamente ora di ripensare l’orario di 
lavoro. Nel Sulcis ci sono tante occasioni di lavoro: col turismo, 
l’agricoltura, il recupero del patrimonio minerario dismesso, il 
recupero dell’edilizia abbandonata. Ma dobbiamo considerare anche che 
qui c’è anche la più alta percentuale in Italia di Neet. Bisogna quindi 
investire nella formazione, anche quella professionale, e fare qualunque 
sforzo per riportare questi ragazzi all’interno del mercato del lavoro. 
Ecco cosa bisogna fare allora: un piano straordinario dell’istruzione di 
tutto il Sulcis».

Venerdì 22 dicembre Renato Soru sarà a Orgosolo alle 17:30 presso 
l’auditorium comunale in piazza Caduti in guerra 1 in occasione 
dell’incontro su “Sviluppo locale e cultura d’impresa”.

Tutti gli incontri avvengono anche in diretta streaming sulla pagina 
Facebook ufficiale di Renato Soru.

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