Durante lo scorso finesettimana a Corte, in Corsica, si è svolta la conferenza stampa internazionale di apertura della quarantunesima edizione delle Ghjurnate Internaziunale di Corti organizzate dal movimento indipendentista Corsica Libera.
Per la Sardegna era presente Simone Maulu, coordinatore di iRS, in rappresentanza delle forze politiche iRS, ProgReS e Torra, impegnate nel processo di dialogo Est Ora. La delegazione indipendentista ha visto la partecipazione di responsabili e attivisti come Bettina Pitzurra, Alessandra Bua e Massimiliano Meloni.
dai primi anni duemila proponiamo il piano energetico sardo
Tutte le delegazioni indipendentiste presenti agli incontri internazionali còrsi hanno manifestato la loro solidarietà alla lotta dei sardi. Gli esponenti indipendentisti di Catalogna, Paesi Baschi, Corsica, Kurdistan, Scozia, Polinesia, Guyana, Martinica e Nuova Caledonia hanno sorretto simbolicamente lo striscione sardo per la sovranità energetica e contro la speculazione.
L’assalto alle energie rinnovabili è stato il punto principale dell’intervento degli indipendentisti sardi. “Oggi in Sardegna viviamo in un vero e proprio Far West dove a farla da padroni sono gli speculatori e la criminalità organizzata – spiega Simone Maulu – che col silenzio e a volte con la complicità della classe politica autonomista si arricchiscono saccheggiando il nostro territorio.
Da sempre iRS e ProgReS hanno denunciato la deriva speculativa e mafiosa nel settore energetico – continua Maulu – e oggi vogliamo farlo qui in modo che a livello internazionale si sappia che in Sardegna si sta compiendo la più grande rapina del secolo: la rapina del vento e del sole. Sotto gli occhi di tutti e spesso con la complicità della classe dirigente sardo-italiana. Voi, in Corsica, siete a due passi e potreste essere il prossimo obiettivo. Quindi dobbiamo valutare un’alleanza strategica per combattere insieme questa battaglia”.
fermare la speculazione con una moratoria urgente
Secondo i dati forniti dalla società elettrica Terna, in Sardegna ad oggi troviamo 720 richieste presentate, tra centrali eoliche e fotovoltaiche, per un totale di 56.700 megawatt. Una produzione energetica che soddisferebbe il fabbisogno di oltre 50 milioni di abitanti. In Sardegna siamo un milione e mezzo. Pensate che l’obiettivo del Governo italiano è quello di arrivare, su tutto il territorio dello Stato, a 80 GigaWatt di potenza installata entro il 2030. Ad oggi solo in Sardegna ci sono progetti presentati per 56 Gigawatt. Il 70% dell’obiettivo italiano. Vogliono trasformare la nazione sarda nella colonia energetica dell’Italia e, come se non bastasse, i sardi pagano le bollette più care dello Stato italiano.
Noi non siamo contro le energie rinnovabili, sarebbe insensato. Siamo contro la speculazione energetica. Per questo, tra le tante battaglie fatte, sempre nel 2009 occupammo una centrale eolica e chiedemmo al Consiglio Regionale sardo, attraverso una mozione, di chiarire se la ricchezza prodotta dalle fonti rinnovabili – sole, vento e acqua – dovesse andare a beneficio della collettività o a beneficio dei privati.
per la comproprietà pubblica delle centrali eoliche e fotovoltaiche
A distanza di 14 anni e dopo diverse legislature il Consiglio Regionale non si è ancora espresso ufficialmente. Ma i fatti parlano chiaro in quanto nessun eletto si è mai attivato concretamente per bloccare questa indecente e umiliante speculazione ai danni del popolo sardo. Quindi, di fatto, la classe dirigente sarda è a favore di questo assalto.
iRS, ProgReS e Torra ribadiscono che l’unica soluzione a questa deriva speculativa è la creazione di un piano energetico sardo che tuteli gli interessi dei sardi e rispetti l’ambiente.
Comunicato congiunto di iRS, ProgReS e Torra, forze politiche coinvolte nel processo di dialogo Est Ora
08/08/2023
www.estora.org