Prima assemblea in presenza dopo più di un anno e mezzo, causa pandemia

Sabato 26 giugno la Corona de Logu si raduna in Assemblea, per la prima volta in presenza dopo un anno e mezzo. Ed è veramente una gioia trovarsi faccia a faccia a discutere delle cose che più ci appassionano. Siamo sindaci, assessori, consiglieri comunali di Sardegna, al governo in paesi e città ai quattro angoli dell’Isola, con storie personali diverse, responsabilità e compiti diversi, provenienze politiche diverse. Ma siamo accomunati da un solo obbiettivo: accompagnare i sardi sulla strada dell’autodeterminazione e, infine, all’indipendenza nazionale.

Chi, a sentire queste parole, scuote la testa o addirittura sogghigna, dovrebbe fermarsi, riflettere, darci una mano nell’accrescere la consapevolezza e la voglia dei sardi di migliorarsi economicamente, socialmente, culturalmente, di scegliere da sé il proprio destino. Come spetta ad ogni popolo degno di nome.

Noi ci proviamo, con parole, gesti e soprattutto delibere: lo strumento migliore, a disposizione di un amministratore locale, per cambiare le cose nella propria comunità. Sabato discuteremo di molte cose, di tanti temi importanti che toccano i territori e i loro abitanti: dai medici di paese alle politiche ambientali, dalle pratiche di democrazia partecipata al supporto alle famiglie. Abbiamo un ordine del giorno ricco. Ricco apposta. E servirà tempo per parlare, confrontarsi, elaborare nuove idee e scelte. Se saremo abbastanza bravi e avremo abbastanza tenacia, tutto questo lavoro si tradurrà presto in guadagno per il popolo di Sardegna.

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Ateru artìculuCile, una mapuche eletta presidente dell’organo che riscriverà la Costituzione