Soru: l’unica avversaria da battere è questa Giunta di destra

Tappa a San Gavino Monreale. Renato Soru: «L’unica avversaria da battere 
è questa Giunta di destra»

Durante l’incontro di domenica a San Gavino Monreale, tappa del ciclo di 
incontri pubblici “La Sardegna di oggi e del futuro”, il candidato 
Presidente ha parlato dell’avvicinarsi alla scadenza elettorale: 
«L’avversaria da battere è questa Giunta disastrosa di destra. Occorre 
mettere definitivamente da parte questi 5 anni. Mi sono candidato perché 
i 5Stelle e PD sono destinati a perdere. Stiamo da mesi girando la 
Sardegna per raccontare un progetto chiaro, altro che populismo. Siamo 
nella concretezza dei fatti, nella comprensione dei problemi e nella 
proposta di soluzioni, per ogni settore e territorio. Chiediamo un voto 
utile per mandare a casa questa amministrazione inefficiente che ha 
paralizzato l’intera Sardegna.
Mi rivolgo alle persone che in passato hanno votato per il PD, i 5Stelle 
e anche per il centro destra, e soprattutto a tutte quelle persone che 
non sono andate a votare. Torniamo a sperare, a mobilitarci per un 
progetto comune».

Il candidato Presidente ha illustrato vari temi del programma per il 
governo della Sardegna nei prossimi 5 anni, tra cui scuola e istruzione, 
transizione digitale, amministrazione regionale. Ha anche precisato 
riguardo alla sua proprietà a Funtanazza, la vecchia colonia per i figli 
dei minatori nel comune di Arbus: «Abbiamo provveduto in questo ultimo 
anno ad aggiornare il progetto secondo le nuove previsioni del Puc del 
comune di Arbus e le osservazioni della Soprintendenza, ormai il 
progetto è pronto per l’approvazione e l’avvio degli investimenti. Visto 
il mio rinnovato impegno politico, ho deciso di cedere la proprietà in 
maniera da evitare qualsiasi conflitto di interessi così da avviare le 
necessarie attività di sviluppo e promozione di questo territorio e 
delle aree minerarie dismesse».
Prosegue il candidato Presidente: «Possiamo immaginare uno sviluppo 
turistico nuovo e più adatto ai tempi che viviamo, anche a vocazione 
naturalistica. Sono convinto che anche in questo territorio abbiamo 
bisogno di servizi alberghieri, non di seconde case, riusi e recupero 
del patrimonio esistente prima di nuove colate di cemento. Durante la 
mia Giunta avevamo messo a bando diversi vecchi edifici del patrimonio 
minerario con l’obiettivo di recuperarli, ora bisogna riprendere in mano 
quei progetti, attualizzarli e fare nuovi bandi. Gli investimenti 
privati possono dare oggi un senso anche a tutti gli investimenti 
pubblici e creare al contempo posti di lavoro stabili».

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