Nuova Caledonia, accordo con la Francia per uno Stato non indipendente

Nouvelle Caledonie FLNKS

Un accordo è stato firmato il 12 luglio 2025 tra i partiti indipendentisti e unionisti, con l’approvazione del Governo francese, in vista della creazione di uno “Stato di Nuova Caledonia”, nel quadro della Costituzione francese.

Dopo dieci giorni di negoziato e un’ultima notte in bianco, segnala della complessità e della delicatezza del tema, il 12 luglio 2025 si è arrivati alla chiusura di un accordo tra lo Stato francese e i rappresentanti delle forze politiche della Nuova Caledonia riguardo il futuro istituzionale ed economico dell’arcipelago. “La scommessa della fiducia”, è il titolo del documento che contiene un’insieme di riforme approvate dagli indipendentisti e dagli unionisti. Tra i temi toccati dall’accordo c’è quello dello sfruttamento del nichel, motore dello sviluppo economico della Nuova Caledonia.

Il punto centrale è indubbiamente la creazione di uno “Stato di Nuova Caledonia”, nel quadro della Costituzione francese, riconosciuto dalla comunità internazionale, e della doppia cittadinanza, francese e caledone. Quest’ultima è basata sullo ius soli e su una residenza di almeno 10 anni sul territorio. Non indipendente, non associato né federato: questo futuro stato va oltre ogni quadro giuridico finora conosciuto.

Il testo approvato apre indubbiamente a molto di più di una semplice autonomia. Si prevede un trasferimento di sovranità e di competenze in materia di difesa, sicurezza, giustizia, moneta. Il Congresso, organo legislativo del territorio, potrà dotarsi di una propria legge fondamentale. “Questi principi rappresentano la continuità delle fondamenta costruite dai nostri antenati con lo scopo di avanzare verso il paese sovrano che vogliamo costruire”, afferma il FLNKS, Fronte di Liberazione Nazionale Kanak e Socialista.

Questo compromesso tra Parigi e Nouméa, la capitale della Nuova Caledonia, deve essere approvato dalle due camere del Parlamento francese entro l’anno 2025. Poi dovrà svolgersi un referendum locale per l’approvazione da parte dei caledoni, nel febbraio 2026.

Fonti: Gara, Mediabask, El Pais, Le Monde, Le Figaro, L’Evenement.